Nel secondo trimestre del 2022 secondo i dati dell’Osservatorio del mercato immobiliare residenziale dell’Agenzia delle Entrate, il tasso tendenziale delle compravendite del settore residenziale si conferma positivo con una crescita dell’8,6% rispetto allo stesso trimestre del 2021 e un totale di circa 219 mila abitazioni compravendute, oltre 17 mila in più rispetto al 2021.
I tassi tendenziali mostrano differenze tra i capoluoghi (+10,4% e circa 6.500 abitazioni compravendute in più rispetto al secondo trimestre del 2021) che tornano a crescere in misura maggiore dei comuni minori, non capoluogo (+7,7%, con circa 10.700 abitazioni compravendute in più del secondo trimestre del 2021).
La crescita degli scambi coinvolge tutti i segmenti dimensionali, come emerge dal confronto con lo stesso trimestre del 2021. In particolare, si registra una crescita relativamente maggiore delle abitazioni di tagli medio-piccoli. Tra queste, infatti, le abitazioni di dimensione compresa tra 50 m2 e 85 m2, che riguardano la quota maggiore degli acquisti (30,9%), mostrano il tasso di variazione abbastanza elevato e pari al +10% rispetto al II trimestre 2021.
È stato stimato per il secondo trimestre 2022 l’acquisto di circa 22.800 nuove abitazioni (in termini di NTN) pari all’10,4% del totale delle abitazioni compravendute. Rispetto all’omologo trimestre del 2021 l’incremento è del 40,3%. Per quanto riguarda quelle esistenti gli acquisti ammontano a 195.875 con un incremento del 5,8%.
Le grandi città. I dati delle compravendite di abitazioni relativi alle otto principali città italiane (Tabella 8), evidenziano, con oltre 2 mila abitazioni acquistate in più rispetto allo stesso trimestre del 2021, una variazione tendenziale annua del +7,2%, leggermente più bassa rispetto al dato nazionale. Roma e Bologna sono le città con i maggiori rialzi, con oltre l’11% di acquisti in più rispetto al secondo trimestre del 2021; seguono Palermo (8,8%), Genova (6,5%) e Torino (4,9%); a Napoli (3,4%), Milano (3,8%) e Firenze (2,4%) si registrano incrementi più moderati.