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Correttivi a Codice degli Appalti. Ciucci: “Modifiche concrete per migliorare, specie su fase esecutiva. Serve un regolamento, coi principi le opere non si fanno. Disponibili a confronto, perchè poi ci andiamo noi in cantiere”

24 Aprile 2024

Questa mattina, alla Sala stampa della Camera dei Deputati, il Presidente Ance Roma – ACER Antonio Ciucci,  è intervenuto – come delegato ANCE – alla presentazione della risoluzione di Forza Italia per correggere il Nuovo Codice degli Appalti, a un anno  dall’entrata in vigore. Alla conferenza hanno preso parte: Paolo Barelli (Capogruppo FI alla Camera) Maurizio Gasparri (Capogruppo FI al Senato), Raffaele Nevi (Portavoce di Forza Italia), Erica Mazzetti (Responsabile dipartimento Lavori pubblici), , Tullio Ferrante (Sottosegretario Mit), l’Architetto Giuseppe Mele. Di seguito, il resoconto con quanto detto da Ciucci, nel corso dell’iniziativa.

 

 

 

MODIFICHE CONCRETE, SOPRATTUTTO PER LA FASE DI ESECUZIONE
“Un Codice, quello vigente, partorito a grande velocità e che sui principi – ha sostenuto Ciucci – dobbiamo riconoscere che non ha apportato grandi novità. Accogliamo, quindi, con favore la possibilità di modificarlo ma facciamolo concretamente, soprattutto nella parte relativa alla fase di esecuzione, che purtroppo viene affrontata in 14 articoli. Gli allegati – che  ricordo essere transitori, confusi in alcuni passaggi e che saremmo costretti a riscrivere – sono di fatto copiati dal vecchio 207″.

 

REGOLAMENTO PER IMPRESE E STAZIONI APPALTANTI, MA ANCHE DISTINZIONE TRA LAVORI E “SERVIZI E FORNITURE”
Per Ciucci: “Serve un manuale operativo, o comunque un regolamento; perchè i nostri RUP, coi principi non riescono a fare le opere. E un manuale serve alle imprese e soprattutto alle stazioni appaltanti. Per gli appalti – ha chiarito – sarebbe opportuno dividere e distinguere i lavori da “servizi e forniture”, per fara ancora più chiarezza. E non vorremmo che venisse fatta confusione come accaduto in tema di anticipazioni e revisione prezzi. Punti apprezzabili, invece, come abbiamo già detto in più occasioni: il principio della pubblicità e del sotto soglia. A proposito e a nostro avviso, sarebbe opportuno abbassare la soglia sotto i due milioni per la procedura negoziata e non lasciarla a cinque milioni, fermo restando la trasparenza a monte e a valle del procedimento”.

 

FONDAMENTALE CONFRONTO CON OPERATORI E ATTENZIONE AL PRINCIPIO D’ACCESSO AL MERCATO:NO AL DOPPIO BINARIO SETTORI ORDINARI/SETTORI SPECIALI
“Vorremmo avere un confronto, come operatori e lo richiediamo visto che purtroppo nel corso della redazione del Codice c’è stato poco coinvolgimento. Questa è l’occasione giusta per migliorare il Codice e renderlo operativo e far sì che le opere siano fatte. Noi per il confronto ci siamo e abbiamo tante proposte da avanzare, ma facciamolo con concretezza questo correttivo, anche perchè poi dopo alla fine in cantiere ci dobbiamo andare noi” ha concluso Ciucci facendo un ultimo passaggio sui concessionari. “Vorrei mettere un accento su questione concessionari: la cui parte è molto rilevante, visto che pesano circa il 36% degli investimenti del nostro Paese. E’ evidente che finiti i fondi del PNRR questa percentuale di investimenti sarà ancora più rilevante. Sottrarre una quota di questi investimenti al libero mercato, secondo noi, è un errore. E quindi la forchetta va aumentata soprattutto per quei concessionari che non hanno avuto concessione con gara pubblica, ma ottenuta tramite privatizzazioni e proroghe succesive. Per questo, la quota deve essere uguale per tutti: sia per i settori ordinari che per i settori speciali. Siamo convinti che questo doppio binario vada contro il principio dell’accesso al mercato, principio fondante del Codice“.

 

 

 

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