Le costruzioni italiane rischiano di vedere andare in fumo 34 miliardi di euro di investimenti nel 2020.
È questo il risultato della stima preliminare condotta dagli analisti del CRESME sull’impatto settoriale dell’emergenza sanitaria.
La stima è stata anticipata, nell’ambito del seminario di CRESME LAB sullo scenario di mercato, il think tank analitico del CRESME al quale partecipano attivamente importanti industrie e distributori del settore delle costruzioni. Il seminario si è tenuto in remoto il 26 marzo, tra 25 giorni è prevista una seconda previsione.
In base alle analisi svolte, edilizia e genio civile, includendo investimenti in nuova costruzione e manutenzione straordinaria, potrebbero subire una contrazione (valutata a valori costanti) del -22,6% rispetto al 2019. A titolo di paragone, nel 2009, l’anno più nero per le costruzioni italiane durante la crisi, la flessione degli investimenti era stata del -9,6%.
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