Continua a ridursi la ricchezza non finanziaria in Italia. A fine 2019 era pari a 10.377 miliardi di euro.
Lo stock di attività non finanziarie è costituto per il 54% dalle abitazioni, per il 21% dagli immobili non residenziali e per il 9% dalle altre opere del genio civile. Gli altri beni di capitale fisso, materiale e immateriale, rappresentano il 9% del totale, le scorte il 4% e i terreni coltivati meno del 3%. È quanto emerge dal report sulla ricchezza non finanziaria pubblicata da Istat.
Il patrimonio delle società non finanziarie è composto in prevalenza da immobili non residenziali (37%) e da altri beni di capitale fisso strumentali alla produzione (25%). Più del 77% dello stock di altri beni di capitale fisso è di proprietà di questo settore, mentre le piccole imprese, incluse nel settore delle famiglie produttrici, ne detengono meno del 9%; è da considerare che le unità classificate in questo settore sono attive essenzialmente nelle attività dei servizi, caratterizzate da una struttura produttiva a bassa intensità di capitale.
Lo stock delle attività patrimoniali delle amministrazioni pubbliche è rappresentato per circa il 34% da immobili, dal 54% dalle altre opere del genio civile e per circa il 12% dagli altri beni di capitale fisso.
Il 93% delle abitazioni è detenuto dal settore delle famiglie. Le abitazioni costituiscono l’84% delle attività reali del settore; gli altri immobili pesano per l’11%, mentre i beni strumentali utilizzati a fini produttivi dalle piccole imprese rappresentano poco più dell’1% del loro patrimonio.
Nel 2019 prosegue la discesa dei prezzi del mercato immobiliare che determina una ulteriore riduzione del valore medio delle abitazioni e delle unità non residenziali. Tuttavia, il mercato immobiliare è caratterizzato da una dinamica positiva delle compravendite che bilancia parzialmente l’effetto della riduzione dei prezzi.
Il valore delle abitazioni, in discesa a partire dal 2012, diminuisce nel 2019 dello 0,2% (dopo il calo dello 0,5% nel 2018) e risulta inferiore di circa il 10% rispetto a quello del 2011, anno in cui si è registrato il livello più alto in serie storica. Il valore degli immobili non residenziali si riduce dello 0,6% (-1,2% nel 2018).