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INDAGINE SWG: “LE CITTÀ ITALIANE NEL POST-COVID 19”

24 Novembre 2020

L’indagine analizza il rapporto degli italiani con le loro città, cosa significa per loro riqualificazione urbana e come immagino le città del futuro.

 

Dai risultati dell’analisi, emerge una generalizzata insoddisfazione per la gestione delle proprie città, con il 93% degli intervistati che ritiene necessario ripensare gli spazi urbani e il 78% che lamenta la presenza di spazi degradati nelle loro città.

La valutazione negativa è esasperata soprattutto dai problemi di viabilità e dalle carenze del trasporto pubblico. In questo scenario si evidenzia una differenza particolarmente significativa tra le sei grandi città analizzate (Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo, Genova), con Milano, e solo in parte Torino, che ricevono dai cittadini giudizi più positivi.

La qualità dei servizi universitari è stata ben votata nelle città campione così come quella dei centri commerciali.

Insufficienza per le residenze per anziani di Napoli e Palermo, a cui si aggiunge Roma, perché i cittadini qui residenti hanno votato con una media di 5,2 la presenza e la bontà di queste strutture in città.

I segni rossi iniziano a moltiplicarsi per i sistemi di trasporto pubblico, dove le uniche città che ricevono oltre la sufficienza sono Milano (7,9) e Torino (6,1).

Ovunque tranne che a Milano c’è insufficienza sulle case popolari. La città meneghina raggiunge la sufficienza (6), ma in tutte le altre città campione la media è di 5,6.

La necessità di intervenire sulle aree della città dismesse ed in stato di abbandono è plebiscitario. Non si tratta solo di agire sul degrado e sulla sicurezza, ma di riparare alcuni danni fatti in passato e rimodulare le città maggiormente a misura d’uomo, in una direzione abilitante ed inclusiva.

A questo scopo elemento chiave per ogni ripensamento degli spazi è l’azione sulle infrastrutture fisiche, vero strumento abilitante della vita cittadina.

Secondo il 46% la rigenerazione urbana passa attraverso il recupero degli spazi abbandonati e per il 33% attraverso la ristrutturazione di scuole ed edifici pubblici. Per il 17% occorre ripensare all’edilizia popolare e per la stessa percentuale alle infrastrutture digitali.

Per l’83% degli intervistati la città del futuro sarà ricca di spazi verdi e darà ai cittadini la possibilità di spostarsi con mezzi sostenibili (biciclette, monopattini…) per l’81% degli intervistati.

 

 

   REPORT

 

 

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